EMERGENZE
STORICO-ARCHITETTONICHE
Il castello fondato attorno all’anno 1000,oggi ospita il Municipio, con un ingresso medioevale al borgo che è una spettacolare esemplificazione dell’antichissima storia del paese.
L’archeologo Gaetano Chierici lo scavò nell’800 e rinvenne preziosi reperti,ora al museo di Reggio E. che attestarono la presenza dell’uomo fin dal neolitico e lo sviluppo di una città etrusca, Servirola, importante verso il V sec. A.C. per i collegamenti e i commerci tra Brescello,il Po e la montagna, la città di Luni, in Toscana
Nel borgo attorno al castello si segnalano, oltre al monumento”il Gigante abbattuto”suggestivo omaggio moderno alla resistenza di Graziano Pompili,la Chiesa parrocchiale del Castello, all’interno della quale si possono ammirare due affreschi del grande pittore cinquecentesco Niccolò Dell’Abate.
E’ del 980 il documento che fa riferimento alla Pieve di Caviliano(antico nome di San Polo)già allora dotata di beni e terreni. Essa fu per secoli punto di riferimento della comunità , venne arricchita di affreschi e ristrutturata più volte.E’ stata restaurata anche negli ultimi anni ,riportando alla luce la cripta originale e destinata a manifestazioni e celebrazioni particolari.
In località Pontenuovo ,si erge la chiesa dedicata alla Vergine Maria, innalzata nel 1860 dal benefattore Carlo Sartori, nel luogo dove sorgeva una cappellina cinquecentesca con l’effige della Vergine.
Poco oltre si incontra il convento di Montefalcone, fondato dal San Francesco nel 1217 , divenuto Seminario, Università, Convitto e oggi oggetto di un ambizioso restauro avviato da qualche anno. Sulla cima del colle che sovrasta Montefalcone, sono state ritrovate le fondazioni della chiesetta prematildica di Santo Stefano , per anni appartenuta all’ordine dei Templari. Nel 1700 venne smontata ed utilizzata per costruire un’ala del convento.
Queste sono le emergenze storiche- architettoniche più evidenti, ma tutto il territorio comunale è ricco di testimonianze di un fiorente passato.
Le numerose case torri, che si diffusero a partire dal xv sec., testimoniano del progressivo disgregarsi della grande proprietà fondiaria medioevale,accentrata sotto il controllo dei feudatari e del progressivo diffondersi di piccole e medie aziende agrarie.
Nella parte collinare del Comune, si segnala ,sulla via per Canossa, l’abitato di Grassano, con le tradizionali case di sasso,ma anche i borghi di Cadorio, Pezzano,Caverzana, Borsea presentano interessanti ed antichi esempi di architettura rurale inseriti in un paesaggio collinare suggestivo e degno di essere valorizzato.
Ci troviamo in piena terra matildica e camminando per i sentieri basterà alzare lo sguardo per avvistare i castelli di Canossa, Rossena e Rossenella, , Bianello e, oltre il fiume, Guardasone con la sua Guardiola.
Ma potremo anche camminare sul territorio dell’antica città romana di Luceria (nel territorio di Canossa)e notare i camminamenti sopraelevati che passano sopra gli scavi archeologici.
Questi beni storici, che val bene la pena di ricercare, sono ancora isolati e immersi nella natura;chi percorre i sentieri potrà avere la sensazione di fronte a un luogo, a uno scorcio, un paesaggio, di compiere una scoperta sempre nuova.
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