PARCO REGIONALE FLUVIALE DELLO STIRONE
Il Parco Fluviale Regionale dello Stirone è situato in una zona di rilevante importanza paleontologica. Gli strati fossiliferi, emersi alla fine degli anni Sessanta in seguito ad un notevole abbassamento dell’alveo del torrente e ancora perfettamente visibili, indicano proprio qui il limite plio-pleistocenico, cioè il passaggio dall’era terziaria a quella quaternaria, risalente a circa 1.6 milioni di anni fa, quando il mare ricopriva la zona. Data
l’inclinazione degli strati, i fossili trovati a monte del torrente risultano essere i più antichi, appartenenti all’era terziaria (10 - 3 milioni di anni), mentre quelli presenti a valle sono piú recenti, risalenti all’era quaternaria (2 - 1 milioni di anni).
Tra i piú importanti esemplari fossili reperiti nel Parco spicca l’ Arctica Islandica, un grosso bivalve dallo spesso guscio grigio che abitava milioni di anni fa il mare considerevolmente piú freddo, oltre ad altre conchiglie fossili tra cui il Pecten, il Dhentalium e le Terebratulae.
Il parco vanta inoltre una ricca fauna facilmente visibile passeggiando lungo le rive del torrente: scoiattoli, upupa, picchi, martin pescatore, aironi, averle, poiane e gruccioni dagli splendidi colori verde brillante e giallo oro presenti solo nella stagione primaverile ed estiva. E’ infine possibile scorgere ricche fioriture di garofani, rose selvatiche e numerose specie di orchidee.
In località Scipione Ponte si trova il Centro Visite, che presenta una collezione naturalistica, un’aula didattica e una sala di lettura.
C.R.A.S. Centro Recupero Animali Selvatici
Cosa fare se si trova un animale in difficoltà Durante la primavera e l’inizio dell’estate non è difficile imbattersi in nidiacei caduti o appena involati dai loro nidi che sembrano invocare il nostro aiuto. E spesso chi non è esperto del settore, non sa come comportarsi. Questa breve guida vuole essere un utile strumento per consentire a chiunque di intervenire nel modo più corretto possibile.
Tutte le migliori intenzioni possono a volte essere più dannose che d’aiuto, quindi la prima cosa da fare è rivolgersi subito al più vicino Centro di Recupero Animali Selvatici – C.R.A.S.
Occorre sapere che non tutti i piccoli caduti dal nido hanno bisogno di soccorso e che, spesso, il nostro aiuto non riesce a supplire alle amorevoli cure di una mamma alata.
Pertanto, occorre riconoscere la specie e intervenire solo se strettamente necessario,
ovvero:
- se ci sono gatti o altri predatori nelle vicinanze;
- se ci si trova nelle vicinanze di una strada;
- se l’animale presenta evidenti segni di sofferenza, è ferito o debilitato.
In questi casi, è opportuno raccogliere delicatamente l’animale e metterlo in una scatola di cartone chiusa, con qualche foro per l’aria. È importante, in attesa dell’intervento del personale specializzato, che l’animale stia tranquillo, in un luogo non frequentato da cani, gatti e curiosi.
Attenzione
I piccoli dei rapaci notturni, ad esempio, lasciano il nido prima di aver sviluppato un piumaggio adatto al volo e vengono alimentati dai genitori naturali, anche lontani dal nido.
Raccogliere il piccolo in questo delicato periodo della sua vita, significa impedirgli di apprendere tutti quei meccanismi e comportamenti che in futuro gli consentiranno di sopravvivere! Inoltre, è forte il rischio che, una volta cresciuto, non sappia riconoscere i membri della propria specie. È quindi indispensabile chiedere il consiglio o l’intervento di personale specializzato!
Inoltre, si ricorda che la legge punisce chi, se non autorizzato, detiene esemplari di fauna selvatica.
C.R.A.S. Parco Fluviale Regionale dello Stirone
(Per gli Uccelli Rapaci)
Via Salsominore n. 29, S. Nicomede 43039 Salsomaggiore Terme (Parma)
Tel. 0524-588683 - Cell. C.R.A.S.: 339-6302762
E-mail: craslecivette@parcostirone.it
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