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SENTIERO 3
ANELLO DI CASTELLARANO

Località Castellarano - Stretta del Pescale - Cavriana - M. Pendice - M. della Croce - M. Le Malee - 602 Castellarano
Lunghezza 9.3 Km
Dislivello 300 m
Tempo 3h 00'
Classificazione E+
Segnavia 602B - 602

L’itinerario segue dapprima il corso del Secchia fino alla stretta del Pescale, poi da Cavriana sale al Monte Pendice e al Monte della Croce, in un crescendo di panorami e di angoli suggestivi. La discesa a Castellarano avviene sul sentiero 602 per le Malee e il Parco dei Popoli.


Dalla piazza XX luglio di Castellarano si imbocca via Molini poi via San Michele fino in fondo. Oltre il sottopasso della strada delle Radici si segue a destra la pista ciclopedonale lungo il Secchia.

Dopo la discesa sotto i muraglioni di argine, prima della risalta si nota a sinistra un punto di osservazione sull’erosione del letto fluviale a valle della Traversa. Superatone l’imbocco in località Corbelletta, si prosegue ora provvisoriamente su carraia campestre, in attesa della prosecuzione dell’argine e della pista.

Giunti a valle della Madonna di Campiano, si volta a sinistra e per carraia si torna presso l’argine, e si segue verso monte, facendo attenzione ai lavori in corso. Lasciata a destra la casa degli ex guardiani del Canale di Secchia, se ne segue il vecchio corso, oggi un lungo prato. Segue un tratto nel pioppeto d’alveo, a lato del fiume. Se fosse allagato per piena, occorre salire a destra su una carraia parallela e seguire a sinistra il tracciato del metanodotto, ben segnalato da paline, sul margine dei campi, poi in salita per arrivare sulla Provinciale al bivio di Cavriana.

Il percorso d’alveo invece passa dal vecchio lido, con la fila di cabine avvolte dalla vegetazione. Oltre una torretta di controllo del livello del canale si nota a sinistra un percorso che scende in alveo presso la stretta del Pescale. Un’eventuale deviazione attraverso la caratteristica vegetazione può richiedere una mezz’oretta ben spesa (assenza di segnavia). Ora tra orti si risale su carraia sulla Provinciale, che occorre seguire a destra per 100 m. e attraversare (attenzione al traffico sempre sostenuto).

Si sale per la strada di Cavriana fin oltre il tornante e le prime case, poi a sinistra si imbocca un sentiero che tra boschi, campi e visuali sulla valle del Secchia sale al Monte Pendice 376 m. Sotto la vetta si abbandona il margine di un campo e si attraversa un bosco di carpino tra decine di tane di tassi, scavate sfruttando le frane di distacco dalla vetta tra gli strati di arenaria epiligure (formazione di Bismantova).
A sinistra si può scavalcare la vetta vera e propria (passaggi su roccia, solo per esperti), ma il nostro itinerario segnato la aggira sulla destra nel bosco ai piedi della grigia parete, su stretto sentiero, che sbuca sul versante nord del monte.

Discesi tra roverelle sulla carraia, si risale ora il Monte della Croce 405 m, sormontato da una grande croce ma anche da alcuni ripetitori. Curiosità: dalla vetta si vedono verso il crinale appenninico le tre vette più alte delle province di Modena (il M. Cimone), di Reggio (il M. Cusna) e di Parma (il M. Sillara). In mezzo agli ultimi due spicca il M. Valestra con dietro il M. Ventasso.

Una carraia sulla destra non segnata scende ripida a Castellarano (via Ariosto). Il nostro itinerario invece segue il crinale principale verso nord, che scende e risale al Monte Le Malee 404 m. Qui ci inseriamo nel sentiero 602 che a destra scende alle vicine case delle Malee e su strada di nuovo a Castellarano, attraversando prima il Parco dei Popoli.


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